Si è tenuta venerdì 19 dicembre nella prestigiosa Sala della Protomoteca in Campidoglio la settima edizione del Premio Rēgula 2024, prestigiosa manifestazione dedicata all’eccellenza dell’architettura e del design italiani.
Un momento di grande rilievo culturale, finalizzato alla diffusione della cultura architettonica italiana, oltre che una pregevole occasione per riunire una platea di architetti, progettisti, accademici, illustri ospiti e rappresentanti di illustri aziende nazionali, per discutere di importanti temi quali la tutela e il monitoraggio del territorio, la salvaguardia dell’ambiente e la tutela del paesaggio
La cerimonia, organizzata dell’associazione culturale Liber in collaborazione con la casa editrice Rde dell’editore Riccardo Dell’Anna, che curerà inoltre la pubblicazione del volume di pregio “100 progetti italiani” dedicata ai migliori progetti dei più autorevoli architetti e designer del panorama nazionale del 2024 apprezzati anche all’estero, ha premiato quindi i migliori progetti architettonici, urbanistici, infrastrutturali e di design a firma italiana, a conclusione di una tavola rotonda tra importanti rappresentanti di organismi pubblici e degli ordini professionali, che si sono confrontati sul tema delle sinergie interdisciplinari nell’ambito della progettazione.
Tra i protagonisti del panorama nazionale anche la Riqualificazione del Lago Arvo di Lorica, ambizioso progetto calabrese che evidenzia l’importanza della sostenibilità e della valorizzazione territoriale. Curato da MA Progetti srl con l’azienda partner IIC Srl, il progetto di riqualificazione del Lago Arvo nasce dall’intersezione di tre focus principali: crescita economica sostenibile, innovazione tecnologica ed etica ambientale e punta a trasformare l’area in un punto di riferimento turistico-naturalistico, preservando il delicato equilibrio ambientale e promuovendo un nuovo modello di sviluppo locale coniugando modernità e tradizione e rispondendo alle sfide globali con soluzioni locali di grande impatto. Il dialogo tra innovazione tecnica e sensibilità culturale è al centro di un progetto che non si limita a preservare, ma ridisegna l’utilizzo del territorio per il benessere delle generazioni future.
“Un premio non solo per l’azienda, ma per tutti i calabresi – afferma l’architetto Umberto Mario Librandi, progettista della IIC srl presente alla cerimonia – a testimonianza di quell’ottimismo che non significa che tutto va bene, ma che possiamo risolvere i problemi difficili della nostra terra con l’impegno, lo studio e soprattutto grazie alle forze locali in termini di lavoratori che danno lustro a tutta la regione.”